At the foundations of the Royal Palace of Caserta: the Samnite necropolis
Raffaele Orlando  1@  
1 : Museo Reggia di Caserta

ITA Raffaele Orlando – Funzionario Archeologo MiC, Ministero della Cultura, Museo Reggia di Caserta Il territorio sul quale sorse la Reggia di Caserta, pur essendo parte di un areale di alta rilevanza archeologica, è sempre rimasto ai margini della tradizione di studi di topografia antica. La residenza reale si è rivelata tanto imponente da indurre a pensare che nulla di rilevante potesse essere esistito prima nello stesso luogo, così ingombrante da indurre a trascurare tutto ciò che la precedeva. Occasione per rompere la convinzione storicizzata che l'archeologia non potesse avere un ruolo forte nella valorizzazione dell'area fu rappresentata da lavori di manutenzione effettuati nel 1990. Con sorpresa furono individuate e poste in luce alcune tombe a cassa di tufo, una delle quali distrutta in parte durante i lavori per l'edificazione delle fondazioni di Palazzo Reale. Il confronto dei dati di scavo con quelli d'archivio, relativi soprattutto a scavi ottocenteschi connotati da carattere episodico, induce a ritenere che le evidenze archeologiche di Caserta appartenessero a un piccolo borgo agricolo tra Capua e Calatia, in una realtà parcellizzata di organismi produttivoresidenziali affiancati da aree sepolcrali. Pur considerando la vicinanza con centri che avevano sperimentato fenomeni di tipo sinecistico e articolate forme di interazione città-campagna, si ravvisano quindi a Caserta condizioni comuni al mondo sannitico, dove a prevalere era una condizione frequente di frazionamento insediativo. L'eccezionalità del rinvenimento di strutture tombali antiche in un monumento tanto conosciuto è un'occasione irripetibile. Si rende pertanto necessaria una riflessione di ampio respiro che, tenendo conto delle esigenze di piena utilizzazione, recupero e rivitalizzazione degli spazi di Palazzo Reale, affronti il tema della fruizione del tratto di necropoli.

ENG Raffaele Orlando - Official of the Ministry of Culture (MiC - Italy) Museo Reggia di Caserta The territory on which the Royal Palace of Caserta was built in the 18th century, although part of an area of high archaeological significance, has largely remained on the fringes of ancient topography studies. The royal residence turned out to be so imposing that nothing of significance could have existed before in the same place, so relevant that everything that preceded it was overlooked. An opportunity to break the historicized belief that archaeology could not play a strong role in enhancing the area was provided by maintenance work carried out in 1990. To everyone's surprise, a series of tombs were discovered, one of which was partially destroyed during the foundation work of the Royal Palace. Comparison of excavation data with archival data, mainly related to nineteenth-century excavations connoted by episodic character, leads one to believe that the archaeological evidence in Caserta belonged to a small agricultural village between Capua and Calatia, in a parceled reality of productive-residential organisms flanked by burial areas. Even considering the proximity with centers that were going to be articulated in new urban forms, in Caserta, on the other hand, we see conditions common to the Samnite world, where a scattered settlement pattern prevailed. The exceptionality of the discovery of ancient tomb structures in a world famous monument is a unique opportunity. A wide-ranging reflection is necessary: taking into account the needs for full utilization, recovery and revitalization of the Royal Palace environments, it's imperative to tackle the enhancement theme of samnite necropolis.



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