ll Circo Massimo di età imperiale era un edificio estremamente funzionale, progettato ed organizzato per lo svolgimento dei giochi e per accogliere un gran numero di spettatori ma, in virtù della sua storia millenaria e della posizione all'interno della città, rappresentava anche un importante spazio pubblico quotidianamente frequentato anche in assenza di spettacoli. Le dimensioni dell'edificio permettevano di contenere al suo interno un grande numero di locali commerciali o destinati ad altro uso mentre il grande spazio della pista costituiva un'attrazione giornaliera per gli incontri e gli svaghi del cittadino romano. Le indagini archeologiche svolte negli ultimi decenni sulle strutture dell'emiciclo del Circo Massimo hanno permesso di analizzare alcune delle superstiti fasi di utilizzo dei suoi ambienti anche se le particolari modalità con le quali questo settore è stato scavato nel corso nei primi decennni del ‘900 permettono solo una ricostruzione estremamente parziale delle modalità di utilizzo degli spazi interni. In questo contributo si è pertanto ripreso e analizzato, alla luce delle nuove indagini e ricostruzioni, parte della documentazione relativa alle diverse esplorazioni effettuate a partire dalla fine dell'800 per riproporre un quadro più variegato delle varie occupazioni e trasformazioni degli spazi del circo.