L'epigrafia ha una relazione particolare con gli spazi vissuti, implicando generalmente un rapporto tra un mittente e un destinatario. Tuttavia questa relazione non è univoca e costante, ma dipende da variabili comunicative, contesti e da evoluzioni diacroniche.
Vi sono spazi intensamente vissuti di società antiche che non hanno restituito alcuna testimonianza scritta e, d'altro canto, capita che si rinvengano iscrizioni in siti poco frequentati. Ciò può essere dovuto in alcuni casi a carenza documentaria, ma può dipendere anche dal fatto che alfabetizzazione e società non sono sempre connesse in rapporto biunivoco.
La sessione qui proposta mira a delineare con un taglio multi- e interdisciplinare (epigrafia/linguistica, archeologia, storia) le dinamiche della distribuzione di testi scritti e nelle tipologie più rilevanti di spazi vissuti del mondo antico, nel periodo compreso tra l'VIII secolo a.C. e la romanizzazione traendo esempi da ambiti diversi, ma in parte contermini, quali il mondo Etrusco-Italico, quello paleoispanico e quello gallico:
Si prenderanno in considerazione vari tipi di spazi vissuti, quali, ad esempio:
- ambito sacro. Spiccano in questo ambito luoghi di culto, anche monumentalizzati presenti in importanti centri urbanizzati come Pompei e Paestum che sono privi di iscrizioni, circostanza che ha accesso discussioni sulle pertinenze dei rispettivi culti. Anche fuori di contesti urbani luoghi sacri nell'Italia centrale (ad esempio in area abruzzese) non hanno lasciato testimonianze scritte, mentre di importanti documenti come la tavola di Agnone, la tabula Veliterna, le Tavole Iguvine o anche al tempio oggetto del cippo Abellano, per non parlare di iscrizioni latine di consacrazione o di dedica, non è identificato se non per ipotesi approssimative il sito cultuale di riferimento.
- lo spazio pubblico: anche in questo caso, iscrizioni relative ad interventi istituzionali o atti normativi, situate in un contesto acclarato sono controbilanciate da altre di cui è ignoto il contesto. Un confronto interdisciplinare mira a focalizzare le seguenti questioni: che tipo di epigrafia si rinviene in spazi della vita civile? E inversamente quali sono gli indicatori testuali di uno spazio civile? Quali sono le ricadute dell'epigrafia civile per la definizione delle strutture istituzionali e per la vita sociale della comunità? Quali sono gli ambiti più investiti (es. amministrazione pubblica, politica, rappresentanza sociale, commercio)?
- lo spazio abitativo: questo tipo di epigrafia è eterogenea e più difficilmente classificabile per genere, destinatari, cronologie, funzioni. Spazia dalle iscrizioni di possesso su oggetti personali, ai graffiti parietali, alle iscrizioni strumentali. Del confronto tra tipologie di iscrizioni e tipi di abitati, ove noti, possono beneficiare tanto la classificazione epigrafica quanto quella della cultura materiale
- lo spazio produttivo. A questo ambito appartengono le cosiddette iscrizioni strumentali (talvolta considerate ‘minori'), ma non meno importanti per rivelare la presenza, il tipo e l'organizzazione di attività produttive in un sito. Come nel caso precedente, una particolare attenzione deve essere devoluta al rapporto con le tipologie di supporti.
- tipi epigrafici polivalenti. La polivalenza è rappresentata dalla polifunzionalità del supporto (ad es. vascolare o lapideo) e dalla funzione multipla di alcuni contesti, come ad esempio le aree abitative in ambito retico, che presentano testi di tipo votivo accanto a contrassegni numerali e alfabetici.
Le relazioni, seguite da discussione, si concentreranno su ciascuno dei punti discussi sopra, entro le coordinate spaziali e cronologiche sopra dette. Uno strumento utile per mettere a confronto le varie culture è ora fornito dal database in formato csv esito dal progetto SELECT (Self-Learning Atlas of Ancient European Cultures,
KA201 Erasmus+ 2020-2023 www.selecteplus.eu), corredato anche una cartografia di culture archeologiche ed epigrafiche del mondo antico prima di Roma.
- Poster