Vengono individuati i principali materiali da costruzione che erano stati adoperati fin dall'antichità nei territori alpini e alla base delle Alpi, cercando di localizzarne l'area di provenienza. Il distretto territoriale trentino/altoatesino/bresciano era ricco di materiali da costruzione: pietra e legno. Se le abitazioni di età preromana erano edificate in pietre cavate localmente e avevano gli alzati in legno, è con l'età imperiale romana che le pietre locali vengono utilizzate per erigere importanti opere pubbliche; dobbiamo quindi ipotizzare un potenziamento della circolazione delle pietre e dei marmi alpini e prealpini che potevano essere trasportati al di fuori dei limiti municipali e, conseguentemente, un incremento dell'attività estrattiva. Lo sviluppo delle infrastrutture porta in età romana all'uso delle cave d'argilla esistenti sul territorio per l'industria dei laterizi. Inoltre una risorsa dell'area alpina era costituita dai metalli, che potevano aver giocato un qualche ruolo nell'economia e nei commerci. Sulla base dell'analisi dei materiali impiegati nell'edilizia, dei dati etnografici, di altri dati di varia tipologia, viene quindi individuata la filiera produttiva che dalla vallate alpine e prealpine permetteva l'impiego di diversi materiali da costruzione anche nelle aree limitrofe al territorio di Tridentum. Vengono ricostruiti i sistemi di trasporto e si cerca di valutare l'impatto ecologico.